Chiarimento di conflitti all’interno di gruppi e team
con Rudi Ballreich
- 23 -25 aprile 2010
- Accademia Nicolò Cusano, Bressanone
Dal 23 fino al 25 aprile 2010 nell’Accademia Nicolò Cusano di Bressanone ebbe luogo il nostra aggiornamento formativo di quest’anno. La manifestazione aveva come oggetto il chiarimento di conflitti all’interno di gruppi e team. A tale manifestazione avevamo invitato il rinomato trainer, supervisore ed autore Rudi Ballreich di Stoccarda, dal quale ci potevamo attendere che avrebbe preso spunto dalle nostre conoscenze di base teoriche e dai nostri interrogativi desunti dalla pratica, e che ci avrebbe portato un po’ più avanti nella nostra competenza professionale. E di fatto tutti i partecipanti della nostra associazione professionale e i nostri colleghi del Tirolo e della Svizzera erano pienamente soddisfatti della densa offerta ed impressionati dalla sua competenza di coinvolgere tutte le situazioni di gruppo nel processo di apprendimento.
La rielaborazione di conflitti costituisce una sfida per tutti i consulenti, in quanto il livello relazionale turbato all’inizio blocca il lavoro costruttivo sui contenuti. Rudi Ballreich ci ha allora dimostrato come si possono impiegare degli strumenti metodici noti in vari momenti del processo. Così per es. l’assegnazione dei punti di conflitto a vari livelli con l’ausilio del triangolo TZI di Ruth Cohn, i processi per trovare la decisione mediante vari procedimenti di matrice e i processi di mediazione secondo lo schema U di Ballreich e Glasl. Tutti questi procedimenti non contribuiscono alla soluzione dei conflitti se non nel caso in cui i supervisori riescano a creare un’atmosfera di stima per tutti i partecipanti e per tutte le posizioni e il loro comportamento sia caratterizzato da attenzione, spregiudicatezza, empatia nonché chiarezza di idee.
Un dinamico bilanciamento tra i diversi livelli processuali e l’elaborazione fatta con l’ausilio di strumenti adeguati può aiutare a distendere i conflitti a tal punto da creare un nuovo spazio libero. Questo nuovo spazio per agire viene fondato dalla consapevole percezione e dal consapevole riconoscimento dei differenti bisogni di tutti i partecipanti e dell’empatia che vi è connessa e che consente di concordare delle soluzioni in un’atmosfera aperta e costruttiva.